Sostino
Nel segno di San Michele Arcangelo
Da Ponte Santa Lucia, lungo il fianco del monte di Pale si sale fino a Sostino, comunità documentata già nel 1085. L’abitato è costituito da due nuclei: nella parte bassa Sostino propriamente detto intorno alla chiesa di San Michele arcangelo, Barrascia nella zona alta, sviluppatasi intorno alla chiesetta medievale di san Pietro. Agli inizi del Quattrocento il vescovo di Foligno Federico Frezzi essendo divenuta la strada che attraversa Sostino il transito obbligato per le Marche, esorta la costruzione di un ospitale, che viene realizzato per assistere i numerosi viaggiatori e pellegrini. Nello stesso periodo proprio a servizio dei passanti, sorgono alcune locande e osterie esentate dai Trinci e poi dai papi dal pagamento della gabella per le carni. Ospiti illustri hanno sostato a Sostino. Si ricorda, per tutti, papa Paolo III Farnese che, diretto a Bologna per incontrare l’imperatore Carlo V, il 28 febbraio 1543 sostò nell’Osteria della Corona, concedendo al proprietario, che ne aveva fatto richiesta, l’esenzione del dazio dovuto al Comune di Foligno. Poiché l’oste si era prodigato nell’accoglienza, venne soprannominato Buonacucina, cognome ancora esistente nel folignate.
La chiesa di San Michele arcangelo è stata riedificata nel 1907 su progetto di Vincenzo Benvenuti. Sulla facciata, in una nicchia, appare il gruppo classico di San Michele arcangelo che uccide il demonio, opera dello scultore folignate Ottaviano Ottaviani.