Morro
Uno sguardo sulla valle del mentre
Percorrendo le mulattiere che da Cancelli attraversano la montagna in direzione di Colfiorito e che hanno visto nei secoli il passaggio di viandanti, pellegrini e numerose greggi nelle ricorrenti transumanze, si giunge, oltrepassato l’abitato di Acqua Santo Stefano, a Morro. L’insediamento è citato nei documenti già dal 1138 con la rinnovata protezione della Santa Sede sulle proprietà del monastero di Sassovivo, tra cui la chiesa di San Martino di Morro.
Villaggio rurale a circa 870 m. di altitudine, è articolato in tre piccoli nuclei: Morro, Casale, Castello, con caratteristiche strutturali di tipo medievale. Nel castello sono evidenti anche delle feritoie che evidenziano una chiara funzione difensiva. La posizione in altura consente di dominare con lo sguardo la valle del Menotre e di godere della presenza dei boschi che da sempre hanno caratterizzato questi luoghi e ne hanno rappresentato la grande risorsa economica. Antichi documenti parlano dell’esistenza di più chiese; oggi resta solo la chiesa di San Martino, che conserva pregevoli opere liturgiche come una famosa croce processionale di rame dorato finemente lavorata a sbalzo.
Una delle risorse di cui ha sempre goduto Morro è la raccolta dei tartufi, che caratterizza tutta questa parte della montagna folignate. Morro è raggiungibile anche da una deviazione della strada statale.