Leggiana
Un fil la forza d’acqua a me mi gira / per dar piacer al passegger che mira
Percorrendo il vecchio tracciato della SS. 77, incontriamo la frazione montana di Leggiana, sovrastata dal Castelliere di Torricella, antico controllo delle vie di transito. Il nome, di origine controversa, potrebbe derivare dal toponimo Laudigiana, citato già nel tardo Quattrocento, che si potrebbe riferire alla denominazione Landizanum, attestata già nel 1085. Entro il 1217 le aree di pertinenza di Leggiana sono documentate come beni dell’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo.
L’Orologio idraulico
All’interno dell’abitato l’attuale chiesa parrocchiale, citata nel 1743 come risultante dalla fusione con una chiesa più antica già esistente, è dedicata a San Martino di Tours. Nella via interna dell’abitato caratterizza il villaggio di Leggiana il noto Orologio idraulico dipinto sulla facciata della casa di Rigoberto Delicati con l’asserzione Tu che l’orloggio guardi attento e forte / non vedi che fai il conto con la morte che poi continua un fil la forza d’acqua a me mi gira / per dar piacer al passegger che mira / maggio 1741.
Da menzionare anche il Palazzaccio; attualmente in totale abbandono, è tuttavia testimone della sua imponente e severa struttura che si articola intorno ad una elegante corte interna circondata su due piani da numerose stanze. Di sicuro impianto medievale, ha subito ampliamenti e modifiche passando dai Trinci agli Atti di Nocera Umbra e Foligno, conserva tuttavia la sua autorevolezza quale punto di riferimento caratterizzante nel paesaggio lungo l’antica via Lauretana.